“5 per mille, ma per davvero”: il Governo alza il tetto a 610 milioni

20 OTTOBRE 2025

Lanciata a settembre 2025 da VITA con 67 organizzazioni, la campagna “5 per mille, ma per davvero” ha riaperto il dibattito sul tetto di spesa che limita la piena destinazione delle somme indicate dai cittadini agli enti non profit.

Il 5×1000 è la quota dell’IRPEF che ciascun contribuente può decidere annualmente a chi devolvere in sede di dichiarazione dei redditi: lo Stato ripartisce quindi gli importi dovuti in base alle preferenze espresse fra gli enti accreditati che svolgono attività in ambito sociale, culturale e scientifico.

Nel 2024 circa 18 milioni di contribuenti hanno scelto di destinare il 5×1000, per un totale di 603,9 milioni €. Ma la legge ne ha consentito l’erogazione di soli 525 milioni, lasciando 79 milioni bloccati: di fatto, un “4,3 per mille”.

Il tetto, introdotto nel 2015, ha ridotto notevolmente l’efficacia di questo strumento di politica fiscale, nato per sostenere la partecipazione della società civile e, nello stesso tempo, le attività e le progettualità di associazioni, enti di ricerca e di volontariato attivi in ambito sociale, culturale e scientifico.

Tra i promotori figurano sia realtà nazionali come Amref, Fondazione Veronesi, AIC, Emergency, sia organizzazioni di piccole e medie dimensioni, che chiedono l’abolizione del limite e la distribuzione integrale delle somme.

Dopo queste settimane di pressione, è finalmente arrivata la risposta del Governo: nella bozza della Legge di Bilancio 2026 è stato previsto infatti l’innalzamento del tetto a 610 milioni € annui a partire dai redditi del 2025.

È sicuramente un primo risultato importante. Ma, come ricordano le organizzazioni stesse, il problema strutturale resta: il tetto fissato non segue infatti l’andamento reale delle scelte dei contribuenti.

La campagna resta attiva: sul sito vita.it/5permillemaperdavvero è possibile leggere l’appello, scaricare materiali informativi e, per le organizzazioni, aderire formalmente.

Ogni adesione contribuisce a mantenere alta l’attenzione pubblica e a chiedere al Governo e al Parlamento la rimozione definitiva del tetto. L’unico modo possibile per garantire che ogni euro destinato dai cittadini arrivi davvero agli enti beneficiari e alle loro attività.

 

Associazione per il terzo settore

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